Hai un assorbente da darci?

Da mesi in viaggio, ogni mese le mestruazioni

Immagina di essere in viaggio da mesi senza accesso ad una casa, ad un bagno pulito, ad un posto sicuro. Immagina di attraversare Paesi a te sconosciuti, di cui non conosci la lingua.
Ora immagina di avere le mestruazioni ogni mese e di dover utilizzare fazzoletti, carta igienica, o addirittura i tuoi stessi indumenti perché il costo di un pacchetto di assorbenti per te è troppo alto.
Questa è la realtà di migliaia di donne e ragazze in fuga da guerre e conflitti. La loro esposizione a infezioni, stigma sociali e pregiudizi ne incrementa la vulnerabilità ed il disagio.

Un chilo di pane o un pacco di assorbenti?

→  Il costo medio di un pacchetto di assorbenti igienici in Italia è di 3,00 euro.

È quasi impossibile ottenere un assorbente sfuso, se non nei pochi luoghi in cui viene distribuito gratuitamente. Chi ha le mestruazioni si trova deve acquistare almeno 1 pacchetto al mese.

→  Il costo medio di un chilo di pane in Italia è di 3,00 euro.

Con lo stesso prezzo, una donna in difficoltà preferisce acquistare del cibo, come un chilo di pane per sé e per la sua famiglia, che comprare degli assorbenti.

Nessuna donna dovrebbe scegliere tra la sua salute e un pasto.

Soluzioni sostenibili e concrete

DRC Italia è da sempre vicina al tema della sostenibilità ambientale. Ecco perché tramite questa campagna sosterremo l’acquisto di prodotti sanitari sostenibili, in materiale biodegradabile.
I prodotti mestruali saranno forniti tenendo conto delle esigenze personali che differiscono da donna a donna quando si tratta di prendersi cura di sé. Pertanto, cercheremo di garantire le migliori opzioni possibili offrendo la possibilità di scegliere prodotti più adatti alle esigenze di ognuna.

Samirah

Samirah scappa dalla Nigeria a soli 18 anni. Quel giorno di 3 anni fa, inizia un lungo viaggio: attraversa il Niger, il Mali, l’Algeria e arriva in Libia. 

Dalla Libia, parte verso il Mediterraneo con altre 200 persone. Il viaggio non va a buon fine: viene riportata a Tripoli dalla Guardia Costiera libica e detenuta in condizioni terribili nelle carceri governative.
Un anno dopo ci riprova, e approda in Sicilia. Da qui, inizierà un altro lungo viaggio verso il Nord Italia, dove spera di avere opportunità migliori. Ed è così che incontriamo Samirah.

In questi anni, Samirah ha subito violenze, abusi e torture. Ogni mese, da 3 anni, Samirah ha sempre dovuto scegliere tra un pasto e la sua salute mestruale. Ma la sua vita può cambiare. Puoi contribuire dandole la possibilità di non dover più scegliere. 

Laleh

Laleh ha 22 anni. Un anno fa è fuggita dall'Afghanistan, ha attraversato diversi Paesi della rotta balcanica, per poi arrivare in Bosnia, nel campo rifugiati di Borici. 

La vita di Laleh al campo di Borici è molto difficile: i bagni sono pochi, lontani, poco o per niente illuminati, senza serrature e l'accesso ai prodotti sanitari è ridotto. Laleh decide dunque di ripartire. Arriva finalmente a Trieste, dove incontra i nostri partner al confine.

Come molte altre donne, Laleh ha vissuto per mesi in situazioni precarie, non ha potuto prendersi cura della sua salute mestruale, perché non era una priorità. Anche lei ha dovuto scegliere tra un pasto e la sua salute. Ma ora che è qui la sua vita può cambiare. Puoi aiutarci a darle la possibilità di non dover più scegliere. 

Mariam

Mariam ha 28 anni, è somala e vive in Italia da 4 anni.

Quando arriva in Sicilia, Mariam conosce un uomo e se ne innamora. Lui le promette di trasferirsi con lei altrove dove crescere il loro bambino. Le suggerisce di lasciare la Sicilia e andare a Genova, dove li avrebbe raggiunti. Lei si fida, ma quando arriva il telefono del compagno è staccato: li ha lasciati soli. Decide di andare a Ventimiglia, ma non ha una casa e non conosce nessuno. Si rifugia così sotto un ponte, dove incontra il nostro team alla frontiera, che fornisce subito accoglienza a lei e a suo figlio.
 
Mariam si trova in uno stato di shock e lamenta dolori al ventre. Una visita medica rivela che ha un’infezione ginecologica grave. Per mesi, Mariam si è dovuta rifugiare in bagni pubblici o stazioni, usando fazzoletti, carta igienica o i suoi stessi indumenti come assorbenti. Come Samirah e Laleh, anche Mariam ha dovuto scegliere tra un pasto e la sua salute. Ora puoi aiutarla a non doverlo fare piu'.